Maschere coreane

Maschere usate nella Bongsan Talchum.

Le maschere coreane (?, talLR), dalle sembianze umane, animalesche, di spiriti e divinità, sin dall'antichità hanno svolto la funzione di esprimere svariati personaggi ed entità ultraterrene. Le finalità e le occasioni d'uso di queste maschere variano da riti propiziatori a riti sciamanici, danze, rappresentazioni teatrali e riti esoterici.[1]

L'utilizzo delle maschere coreane trova origine tra i popoli il cui sostentamento dipendeva principalmente dal raccolto: la ridotta disponibilità di tecnologie avanzate risultava infatti nel doversi affidare a riti che coinvolgessero natura e mitologia, entrambe declinate in diverse forme e personalità.[1] Le maschere possono variare da regione a regione della penisola coreana, talvolta da città in città: in passato, venivano anche impiegate in danze divertenti e di satira, che ritraevano la vita dei coreani del tempo e le relative problematiche sociali.[2]

Generalmente, il materiale utilizzato dagli artigiani coreani per la creazione di queste maschere era la carta di gelso coreana, con coloranti coltivati in natura per renderle sia esteticamente più belle, che concretamente robuste.[3] Le maschere sono spesso circondate da pezzi di stoffa nera, così da nascondere il più possibile la testa dell'attore, o rappresentare capelli del medesimo colore.[4]

  1. ^ a b (EN) Tal, Korean Folk Arts, National Folk Museum of Korea, su folkency.nfm.go.kr.
  2. ^ (EN) Korean Culture and Information Service, su kocis.go.kr, 14 gennaio 2021. URL consultato il 26 settembre 2022.
  3. ^ (EN) Traditional Arts, Culture and the Arts, su korea.net.
  4. ^ (EN) Tal and Talchum, About Korea, su korea.net, ottobre 2011.

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